La storia del termometro
La storia del termometro ha inizio qualche secolo prima di Cristo, quando i due greci Galeno ed Erone scoprirono dei metodi per rivelare le differenze di temperatura nell’atmosfera. L’invenzione del termometro viene però formalmente attribuita a Galileo Galilei (1564-1642).
Egli escogitò un sistema ad aria che in realtà evidenziava le variazioni della temperatura senza però poter emettere un valore assoluto. Successivamente, quando un suo allievo, Giovanfrancesco Sagredo (1571-1620) suddivise in 360 parti il termometro, si iniziò a definire ‘gradi’ i valori in questo modo evidenziati. Intorno al 1654 nacque invece il “termometro fiorentino a 50 gradi” dalla mente di Ferdinando II Granduca di Toscana (1610-1670) e dal lavoro del suo artigiano Mariani.
Questo termometro ad alcol, che consisteva in una lunga spirale dotata di scala di misurazione arbitraria, risultò decisamente più affidabile. All’incirca nel 1660, il curatore degli esperimenti della Royal Society of Londra, Robert Hooke (1635-1703), partendo dal termometro fiorentino, ideò un’altra scala di graduazione, che si basava sul punto di congelamento dell’acqua. Mezzo secolo dopo, nel 1714, si iniziò ad utilizzare il mercurio.
Grazie ad Anders Celsius (1701-1744), si defini’ la scala graduata definitiva, che vedeva ai poli il punto di congelamento e quello d’ebollizione dell’acqua (che rappresentano tuttora rispettivamente il grado 0 e il grado 100 dell’omonima scala) e divise il divario in 100 parti. Ad indirizzare questo strumento al settore sanitario fu Santorio Santorio (1561- 1636), che intuì per primo i collegamenti tra febbre/malattia e fisica/medicina, mentre fino ad allora la temperatura corporea elevata veniva considerata una malattia a sé stante e riscontrata attraverso il semplice contatto o la misurazione dei battiti cardiaci dal polso. Nel 1868 Karl Wunderlich (1815- 1877) realizzò un termometro di circa 30 centimetri che esigeva 20 minuti per rilevare la temperatura. Quest’ultimo venne successivamente ridimensionato da Thomas Clifford Albutt (1836-1925), che creò il termometro da noi utilizzato fino al 2009, quando dai mercati fu abolito l’uso del mercurio in quanto tossico.
Al suo posto oggi giorno si utilizza una speciale lega chiamata ‘gallistan’ (formata da gallio, indio, stagno), mentre il design resta quello perfezionato da Thomas Clifford Albutt.
A questo proposito ricordiamo che Flaem produce termometri sicuri e affidabili sia per adulti, (come nel caso di Accu Therm, un ottimo termometro al galistan) che per bambini (è il caso del termometro pediatrico
a distanza).